sabato 29 dicembre 2012

Kuku


Bianco e lustro, petto in fuori, portamento signorile: è il galletto. Si muove orgoglioso, un cavaliere al centro del suo mondo. Un passo dopo l'altro bighellonella libero per i campi. Un verme. Un avvanzo di Natale. Becchetta qua e là scattante, concentrato su un grosso agile insetto. Le giovani galline lo seguono, incantate. Una scura, una rossa, una bionda. Rincorrono la sua indifferenza, litigandosi per la prima fila. Chiacchierano senza sosta, e fino a
restare senza fiato si raccontano i pettegolezzi del momento...

... "La bruna è sparita ieri... Puoi scommetterci che è andata a covare! S'è trovata un bel nido nella foresta e la rivedremo tra un mese con il suo seguito di pulcinozzi" ...
... "Non sai che noiosa la nuova arrivata... sì sì, quella brutta, senza piume sul collo... insomma, sta per deporre le uova... strilla a non finire perchè le vuole mischiare alle mie... che scansafatiche!" ...
... "Poveretta la nera... ha covato una dozzina di uova, ma se ne sono schiuse solo tre... due piccoli è già passato il falco a portarseli via ed ora è restata con un pulcino solo... dovresti vedere che dolce però!"...

Le gallinotte più anziane sono più quiete. Covano nel loro angolo di casa, o in un buco nascosto tra le spine di un cespuglio. Le chiocce starnazzano qua e là con la loro prole, preoccupate solo per il benessere dei piccoli. Salterellano alla ricerca di un campo appena seminato, di un formicaio di proteine, di una padella non ancora pulita. Persino si azzardano ad entrare nelle case e zampettare sul divano, svegliando con il loro coccodè la padrona sorpresa nel suo pisolino. I pulcini, se sopravvivono, cresceranno forti e sani. Selvaggi, attivi, veloci. Buonissimi. Fino al prossimo Natale scorrazzeranno liberi per i campi chiocciando e cantando, salutando il mattino.

Nessun commento:

Posta un commento