martedì 1 ottobre 2013

Acqua



– Maji ni uhai –
Acqua, nettare di vita

Ottobre. Acqua che è desiderio. La terra è infuocata, rossa e polverosa. Lunghe crepe corrono sui sentieri battuti. Il sole prosciuga i pensieri. Non una goccia da aprile. I rami spogli e spinosi pungono la tua gola. Il respiro si fa secco, desolato come il terreno che calpesti.
Il vento soffia via il tuo sudore, e ti lascia strisce di sale sulla pelle. Un gatto miagola in lontananza. Le galline a bocca aperta cercano un filo di ombra.

Chiudi gli occhi e vedi una sorgente. Sogni di bere fino a scoppiare. Acqua fresca e pulita, che ti invita intrigante a farsi toccare, assaporare, ingoiare. Blu e bellissima.
Apri gli occhi e solo resta la polvere rossa. Un serpente immobile tra le pietre bollenti. Il mal di testa, l'arsura, e nei polmoni ancora solo la polvere.

E poi, sbucata dal nulla, una fogliolina. È così che comincia la primavera: con una fogliolina comparsa da chissà dove. Non si vede una nuvola, eppure lei, magica, spegne la sete in una visione. Giovane e tenera, lancia nell'aria il suo profumo di speranza.

Ed eccone un'altra, un'altra, ed un'altra ancora. Germogliano dalle spine. Già pitturano la montagna di verde. Il Cielo suggerisce loro che la stagione sta per cambiare, e così fanno festa. Usano tutte le ultime risorse per brillare e gioire all'imminente rigenerazione del mondo. Le ultime energie in una verde danza della pioggia.

È una promessa. Presto avremo di nuovo acqua. Presto avremo di nuovo vita.