giovedì 24 aprile 2014

La Bridge Preschool

Ecco che finalmente, passo dopo passo, il nostro progettone di costruzione di un asilo per i bambini del villaggio di Lugalo fa progressi!

Date un'occhiata al blog della Bridge Preschool




E... KARIBUNI! Vi aspettiamo!!!

venerdì 18 aprile 2014

Moto-taxi




In un paese dove il tasso di disoccupazione raggiunge quote vertiginose, l'intraprendenza è la regola per riuscire raccogliere il gruzzoletto quotidiano. Stiamo parlando della Tanzania, e dei suoi milioni di giovani senza lavoro e senza istruzione, alla ricerca di un modo per guadagnarsi da vivere. Chi è stato ultimamente in questo paese si sarà forse domandato cosa fanno quei tanti ragazzi ai bordi delle strade, seduti tutto il giorno sulla loro moto. Ebbene, loro sono i moto-taxi. Veloci, efficienti, ti portano ovunque, in qualsiasi località dimenticata dalla rete di trasporti pubblici tanzaniana. Molto più economici di un normale taxi, e meno stancanti di una passeggiata di qualche chilometro, i moto-taxi sono estremamente apprezzati dalla popolazione locale. L'utilità dei moto-taxi rimane indiscussa anche per quanto riguarda gli spostamenti attraverso le grandi città. Essi infatti offrono un metodo unico per muoversi tra i massivi ingorghi stradali, altrimenti impenetrabili.

È la Cina a rendere possibile questa motorizzazione di massa, vendendo i veicoli a prezzi accessibili pure ai giovani tanzaniani. Le moto vengono in seguito personalizzate con accessori dai colori sgargianti o scritte orgogliose come “the king of the road – il re della strada”. I bambini scimmiottano il babbo, infilandosi in una scatola e rombando il suono del motore. In effetti, i moto-taxi sono l'ultima moda. Tra i giovani c'è chi fa carriera, fino a permettersi di comprare due, tre fino a cinque moto; e poi venderle tutte per pagarsi l'automobile. Sembrerebbe un occupazione interessante e pacifica.

Bisogna però aggiungere che tra i moto-taxisti molti sono particolarmente spericolati; sia questo perchè troppo giovani, perchè poco controllati o ancora per il peso finanziario di fare le cose in regola. Pochi hanno davvero una licenza di condurre, e ancora meno hanno registrato il veicolo e pagano la dovuta quota assicurativa. Una buona manutenzione poi è l'eccezione, e spesso le moto vengono riparate con spago e cerotti; soluzioni parziali, che peraltro a lungo andare aggravano il danno. Le luci rotte sono raramente sostituite, e le camere d'aria ancora resistono malgrado siano decorate con una ventina di toppe. L'olio non viene cambiato fino a quando la moto muore a scossoni. Per non parlare dei sovracarichi di passeggeri e merci che i veicoli sono costretti a subire. Sul moto-taxi si monta anche in quattro al prezzo di uno, in uno stile chiamato “a spiedino”. Basta tenersi forte, per non perdere qualcuno per strada. Pure cemento, mobili e animali, vengono trasportati in questo modo fino a destinazione, con la ruota anteriore leggermente sollevata se il peso diventa eccessivo. Qualche volta ci si impenna, ma la cosa non è preferibile, e spesso si viaggia cercando esattamente l'equilibrio limite. 

Pericolosissimi. Gli incidenti sono l'ordine del giorno. Illegalissimi. A volte arrivano in visita i poliziotti. Spesso e volentieri a fine mese, quando il salario finisce prima del previsto. I moto-taxisti si dileguano. Esperti si intrufolano tra i vicoli, e nascondono le moto nelle cucine delle case. Alcuni, meno fortunati, vengono fermati. La moto viene ritirata, e portata alla centrale. Rimane lì, fino al versamento di una multa salata. E una volta pagato si rientra in scena, il catalizzatore distrutto per ripartire in un boato e continuare a guadagnarsi il pane come si può.