Cara grande mama, ti ricordiamo così, con la tua corpulenta presenza, con la tua voce forte, con i tuoi modi decisi da capo famiglia. Ci tenevi tutti sotto le tue ali da chioccia, beccavi imbestialita ogni minaccia alla tua casa. Eravamo tutti così piccoli al tuo fianco. Una mandria di ragazzini tremanti, che distruggevi con una tua parola di critica, e facevi poi scoppiare d'orgoglio con un solo gesto di approvazione.
E siamo noi alla fine ad averti
sollevato; leggera come una piuma. Gli occhi chiusi, una bambina
tanto stanca. Abbiamo cantato, ti abbiamo cullato. Dormivi, sottile
come un fiore. Ho visto tua nonna con lo sguardo perso. È lei a
restare. Salutò tua mamma, ed ora saluta te.
Sei già quasi trasparente, e ti
lasciamo volare via.
Cara mama mkubwa, chi ti ha consumato
con tanta verocità? Cos'è questo mostro che ha succhiato in pochi
giorni la tua infinita energia? Piangiamo forte, convulsamente. E tra
le lacrime io vedo il tuo sorriso colorato e le tue braccia aperte in
un abbraccio: “Wifi! I missed you so much!”.