Eppure non è tutto qui. La loro infantile ingenuità è unita a una precoce profondo senso di maturità e di indipendenza. Grandi lavoratori, sono proprio i bambini ad essere le formichine operose della società. Si muovono silenziosi, senza avvanzare proteste, e del loro gran da fare nemmeno ci si accorge. Le faccende domestiche sono tante, e a chi ha braccia per aiutare non è permesso tirarsi indietro. A sei anni questi ragazzini sanno già badare ai fratelli più piccoli, e camminare con loro qualche chilometro con venti litri d'acqua in bilico sulla testa. Basti pensare a Lucy, che dalla prima elementare vive sola con la vecchia nonna. È lei che alle quattro, finita la scuola, va a raccoglier legna per cucinare, e acceso il fuoco prepara il pranzo. È sempre lei che ogni giorno lava a mano la sua uniforme. pulisce la casa, va a prendere l'acqua, cerca in giardino insalata e fagioli per la cena della sera. E se si ammala va lei stessa nel bosco alla ricerca di certe erbe medicinali che fa bollire per berne poi il succo.
E a scuola la situazione non è molto diversa che a casa. Nelle scuole tanzaniane non sono solo le nozioni di aritmetica ed inglese a venir trasmesse. Le elementari sono una vera e propria scuola di vita, dove agli allievi viene insegnata la massima disciplina, nonchè l'igiene personale e la cura dell'ambiente circostante. È infatti raro vedere un bambino con l'uniforme sporca, con le unghie lunghe, o con i capelli arruffati. E nonostante la povertà dei mezzi, le finestre rotte e buchi nel pavimento, il vialetto delle scuole è sempre ben spazzato senza ombra di foglie secche o cartacce. Non esiste il bidello. Sono gli allievi stessi a pulire il cortile e le loro classi, ogni mattina prima del suono della campanella. Durante la stagione delle piogge poi, i bambini si portano la zappa da casa, e le lezioni si fanno nei campi. Con i maestri come supervisori, sono ancora gli allievi ad arare i terreni della scuola, che in quanto vista come comunità, ha bisogno del contributo di tutti per rendersi sostenibile.
Ma i compiti di queste piccole testoline nere non finiscono qui. Essi infatti devono continuamente ingegnarsi su come raccogliere spiccioli per quaderni e matite. La spesa è troppo impegnativa per una famiglia numerosa, ed è quindi richiesto ai bambini stessi di prendere l'iniziativa. C'è chi dopo scuola si occupa di vendere canne da zucchero, chi aiuta a trasportare qualche mattone in un cantiere, chi vende pomodori di casa in casa o ancora chi si offre di zappare per pochi soldi al metro quadrato. Lucy ha addirittura un mini-pollaio con galline praticamente selvatiche, che quando abbastanza grasse vende per comprarsi le scarpe nuove. Quando contratta il prezzo dei suoi polli ha un'espressione seria seria, ma datele un palloncino, e vedrete la sua serietà scoppiare come una bolla di sapone. Raccontatele una fiaba, e la vedrete addormentarsi dolcemente tra le vostre braccia.
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