sabato 14 dicembre 2013
venerdì 29 novembre 2013
Prima doccia
Dopo una settimana di nubi e tuoni a
vuoto,
alla fine di una paurosamente cupa
giornata di vento rabbioso,
non senza sollevare un gran turbine di
polvere e secchielli volanti,
Eccola!
Si sente solo lei ruggire. Come una
cascata. Tutto il resto è immobile e la beve con gli occhi sgranati.
Quanto è durato? Il mondo ripartirà solo al suo passaggio
E poi c'è chi, incantato, la vede per
la prima volta...
martedì 1 ottobre 2013
Acqua
– Maji ni uhai –
Acqua, nettare di vita
Ottobre. Acqua che è desiderio. La
terra è infuocata, rossa e polverosa. Lunghe crepe corrono sui
sentieri battuti. Il sole prosciuga i pensieri. Non una goccia da
aprile. I rami spogli e spinosi pungono la tua gola. Il respiro si fa
secco, desolato come il terreno che calpesti.
Il vento soffia via il tuo sudore, e ti
lascia strisce di sale sulla pelle. Un gatto miagola in lontananza.
Le galline a bocca aperta cercano un filo di ombra.
Chiudi gli occhi e vedi una sorgente.
Sogni di bere fino a scoppiare. Acqua fresca e pulita, che ti invita
intrigante a farsi toccare, assaporare, ingoiare. Blu e bellissima.
Apri gli occhi e solo resta la polvere
rossa. Un serpente immobile tra le pietre bollenti. Il mal di testa,
l'arsura, e nei polmoni ancora solo la polvere.
E poi, sbucata dal nulla, una
fogliolina. È così che comincia la primavera: con una fogliolina
comparsa da chissà dove. Non si vede una nuvola, eppure lei, magica,
spegne la sete in una visione. Giovane e tenera, lancia nell'aria il
suo profumo di speranza.
Ed eccone un'altra, un'altra, ed
un'altra ancora. Germogliano dalle spine. Già pitturano la montagna
di verde. Il Cielo suggerisce loro che la stagione sta per cambiare,
e così fanno festa. Usano tutte le ultime risorse per brillare e
gioire all'imminente rigenerazione del mondo. Le ultime energie in
una verde danza della pioggia.
È una promessa. Presto avremo di nuovo
acqua. Presto avremo di nuovo vita.
giovedì 26 settembre 2013
mercoledì 25 settembre 2013
giovedì 29 agosto 2013
Le tre campane
La campana del villaggio
La campana del villaggio oggi suona
anche per lui […], la campana suona ancora, mentre il sole se ne
va...
Là cala il vento nella valle, la
domenica di Pasqua due ragazzi. Lui ha vent'anni di lavoro la sua
donna gli assomiglia, è la sua donna...
La campana del villaggio oggi suona
anche per lui […], la campana suona ancora, mentre il sole se ne
va...
La campana del villaggio anche oggi
suona a lui, un riposo tanto dolce non aveva avuto mai […]. la campana
suona
ancora, mentre il sole se ne va...
”
Chissà come ci vedono le campane della chiesa. Loro sono là, il loro
tempo avvolge le nostre generazioni. Ci vedono nascere, vivere e
morire. E di nuovo nascita. E di nuovo vita. E di nuovo la stessa
morte. Così, veloce, in un battito di ciglia. Come noi guardiamo i
moscerini nel loro breve volo.
Camminiamo lungo ciò che crediamo
essere una linea, e invece è solo un tratto troppo corto di
un'immensa circonferenza. Per chi è abbastanza vecchio tutto si
ripete in eterno. Il giorno e la notte, l'estate e l'inverno, tutto
gira in tondo, e ciò che comincia deve finire, ciò che prende vita
deve poi morire, per poi prendere vita di nuovo.
Ma a me piace pensare di vivere una
storia. E una storia può essere nuova e raccontare di tempi
immemorabili. Può essere antica e non esser stata ancora scoperta.
Il passato e il futuro nascono con lei. Tutto è lì da sempre. Nella
storia della nostra vita ogni momento c'è per sempre.
Il momento è eterno.
sabato 20 luglio 2013
giovedì 13 giugno 2013
Passione
“Le passioni
umane sono una cosa
molto misteriosa e per i bambini le
molto misteriosa e per i bambini le
cose non stanno diversamente che
per i grandi. Coloro che ne vengono
per i grandi. Coloro che ne vengono
colpiti
non le sanno spiegare. Coloro
che non le hanno mai conosciute
non le possono comprendere”
MICHAEL ENDE, ‘La Storia Infinita’
Un pallone si
puo’rincorrere con le scarpette chiodate o con ciabatte di
plastica, non importa! Cio’che conta e’cio’che si legge
identico negli occhi di tutti i bambini e adulti impegnati nel gioco:
passione!
Una passione che si rispecchia negli
occhi degli spettatori, tra le urla e i canti dei tifosi. Un vecchio
osserva un bambino piccolo come un turacciolo scartare il suo
gorillesco avversario. Di colpo fa un tuffo nel passato, e si ritrova
di nuovo studente di scuola elementare.
Il pallone e’fatto di sacchetti di
plastica, pressati e modellati con un nastro da pittore. La divisa e’
strappata in piu’punti, e cosi’larga da arrivare a coprire le
ginocchia. Ma ha i colori del Barcellona! Il campo da
calcio brulica di insetti e non sono rare le spine. Nessuno sembra
farci caso…
Non ci vuole molto: una corda e due
supporti storti… ed ecco pronta una competizione di salto in alto!
Un cerchio di ferro aggrappato a un palo… ed ecco un campo da
basket. C’e’ chi gioca con la gonna, chi a piedi nudi, e chi
correndo con una mano si tiene su i pantaloni presi in prestito dal
fratello maggiore.
E’musica sentirli ridere. Ogni
bambino ha diritto ad una vita meravigliosa.
domenica 26 maggio 2013
sabato 25 maggio 2013
sabato 27 aprile 2013
venerdì 26 aprile 2013
Macchinetta da golf
Regalo regalissimo per la nostra NGO! Impacchettato nientepopodimeno che negli Stati Uniti d'America, ecco che dopo aver percorso mari e monti è arrivato ieri il nuovo mezzo di trasporto per i lavoratori di Ilula! La vecchia auto da golf che vedete nella foto sarà usata per aumentare l'effettiva efficienza sul lavoro, accelerando gli spostamenti tra le varie sedi dell'organizzazione. Mica male gli americani...
Il falegname già sta pensando a come
costruirne una uguale con 4 assi e un vecchio generatore.. L'autista
vuole aggiungere sedili anteriori e posteriori, qualche sedile in più
sul tettuccio, e farne un nuovo daladala! Il meccanico invece si è
convinto di riuscire a trasformarla in una mercedes.. con un martello
e qualche chiodo aggiungere specchietti retrovisori, porte e
finestrini è presto fatto! Una spruzzatina di vernice, un girgillo
con tre punte made in china.. Ecco, proviamo a metterla in moto.. sí,
riempi il serbatoio.. Il freno è a sinistra o a destra??.. ok, ci
sono.. Ma.. ACCIDENTI! Manca il clacson!!!
CMSI
Attenzione! Notizione straordinario!
La conferenza missionaria della
svizzera italiana (CMSI) quest'anno terrà il suo campo estivo a
Lugalo, regione di Iringa, Tanzania (Africa)!
Cosa vuol dire? Beh, a volte la vita ci
fa protagonisti di fiaba scritta apposta per noi...
Di fatto per una coincidenza ben più
che incredibile dal 13 luglio e al 3 agosto venticinque ticinesi
arriveranno a Lugalo, per portare (oltre che una chitarra e un po'di
sapore nostrano!) aiuto e sostegno per lo sviluppo di nuovi
progetti!
Ebbene sì, potendo scegliere tra tutti
i continenti, tra tutti paesi del mondo, avendo a disposizione tutti
i villaggi della Tanzania, hanno deciso di venire proprio QUI! E più
qui di così non si può!
Vi aspettiamo! KARIBUNI SANA!
giovedì 28 marzo 2013
mercoledì 20 marzo 2013
domenica 3 marzo 2013
Un fiore
Un piccolo fiore, da accudire.
Un piccolo fiore, circondato dalla sua terra, che già sa come occuparsi di lui.
Un piccolo fiore, da innaffiare con acqua e calore giorno dopo giorno.
Un piccolo fiore, circondato dalla sua terra, che già sa come occuparsi di lui.
Un piccolo fiore, da innaffiare con acqua e calore giorno dopo giorno.
Crescerà. Sempre più forte, sempre
più indipendente, sempre più profumato di colori.
E noi ci saremo, per vederlo crescere.
giovedì 28 febbraio 2013
Il gufo

Chi lo ha sentito il mattino si sveglia
allarmato. Sa che presto dovrà dire addio a una persona amata.
L'altro giorno il gufo è volato sul nostro tetto. Ha cantato tutta la notte.
L'altro giorno il gufo è volato sul nostro tetto. Ha cantato tutta la notte.
'*' Ci manchi già così tanto... '*'
sabato 16 febbraio 2013
Banca
La banca di Lugalo |
Sono i telefonini a minacciare il
futuro delle banche in Tanzania. Le banche, poche, solo nelle grandi
città, con le piastrelle lisce e luccicanti e gente in giacca e
cravatta, che quando la gente di villaggio entra ha paura di sporcare
non solo il pavimento, ma pure la camicia dell'impiegato. Le banche
dove non si capisce bene cosa combinano con i tuoi soldi... li
prendono, li infilano in una strana macchina, li fanno svolazzare,
poi ti danno una carta da firmare, ti indicano con il dito dove
scrivere il tuo nome, ed è tutto.
No, la gente comune non è mai entrata
in una banca. Ma non è finita qui. Infatti oggigiorno per aprire una
banca di villaggio basta un telefonino. L'agente vodacom ha un
microchip, sul quale sono registrati i suoi soldi, depositati in
contanti nella sede Vodacom di Iringa. Le transizioni sono fatte da
telefono a telefono, da figlio a bibi, da madre a figlio studente
internato di Lugalo. Il ragazzo riceve sul proprio telefono dalla
madre i suoi scellini. Per averli tra le mani si rivolge all'agente
vodacom, che si fa trasferire dal ragazzo i soldi sul proprio chip e
glieli dà in cambio in contanti, con minime spese di trasferta. Finito. Semplice e veloce. Pratico. Una banca ambulante. Inaugurata
ieri a Lugalo :-)
sabato 19 gennaio 2013
Shamba
Tanzania contadina. La terra è
l'elemento. La tastano, l'annusano, la percorrono, lasciando che si
infili tra le dita dei piedi nudi. Quella bella terra densa di
pioggia, piena e brulicante di vita. Al cadere delle prime gocce la
gente si risveglia dal letargo. Prima del canto del gallo sono già
tutti nei campi a zappare: foulard in testa, semi di mais e zappa alla mano, un bambino legato in
schiena, un altro più grandicello a fianco ad aiutare. Gli uomini tornano dal
lavoro al tramonto. Hanno i piedi arancioni, di quella terra che è
ormai parte di loro. Mangiano quattro piatti di polenta e crollano
sul letto sfiniti... russano fino alle tre e mezza di mattino, e poi
dopo altri quattro piatti di polenta ripartono con la zappa in
spalla. Persino la vecchia Bibi della casa accanto dimentica i suoi
mille mali di schiena, pancia e di denti. Al mattino immancabilmente
la si trova lì, un colpo dopo l'altro, a sfruttare ogni centimetro
quadrato del suo acre di terreno, che ama più dei suoi figli. Di
nascosto, senza farsi vedere da nessuno, semina un tappo di
coca-cola... in fondo perchè no?
venerdì 11 gennaio 2013
Domus
“Salvete in mundo
domi vostrae estis”
Un angolo di mondo. Tondo, tutto per
noi. Ci mettiamo dentro una coperta a pezze colorate, una ciliegia, e
un bacio. Ecco, è questa la serenità. Un ritaglio tutto nostro da
riempire, dove accoccolarsi con tutto ciò che abbiamo a cuore. Dove
tutte le dimensioni del nostro essere sorridono. Da costruire in
qualsiasi punto nel nulla.
Daladala
10 COSE DA SAPERE
SUL DALADALA (:= bussino locale)
(i) Se pensi che il
daladala sia ormai pieno... beh, non è mai così!
(ii) Se ti vien
detto che il viaggio durerà un 20 minuti intendono in un caso molto
fortunato. Devi tenere in considerazione l'eventualità di pause
impreviste:
- La benzina può
finire improvvisamente
- Parti di
daladala (intendendo ruote, motore, volante, freni, porta, finestre, etc.) possono rompersi
- I vigili
stradali possono fermarmi per qualche tipo di ispezione (richiesta di
strani permessi, controllo delle misure di sicurezza, contare i
passeggeri in eccesso, ecc.). La discussione per il costo della multa
da pagare può andare particolarmente alla lunga.
- Pausa per
litigare con l'autista di un altro daladala, a proposito di chi ha
rubato più opportunità di lavoro all'altro (passeggeri, trasporto
di pacchi, ecc.).
(iii) Guardate in
su! Attenzione, qualcosa potrebbe in ogni momento cadervi addosso
(pomodori, polli, carbonella, ma pure oggetti potenzialmente più
dolorosi, come una sega o un martello).
(iv) Se sul tetto
vedete tubi, materassi, assi in legno, etc. non preoccupatevi! Si
tratta sempre il vostro daladala, e non di un veicolo atto al
trasporto di merci.
(v) Non indossate
vestiti troppo bianchi! Gli altri passeggeri possono calpestarvi, la
fanta del vicino può roversciarvisi addosso in una brusca frenata, i
bambini posso essere interessati a toccarvi,... senza calcolare la
polvere delle strade, il fumo nero del motore, eccetera eccetera.
(vi) Se piove
abbiate con voi un ombrello. Non si sa mai...
(vii) Sul daladala
si possono trovare i mille odori della Tanzania: terra, fertilizzante
e sudore delle fattorie, alcohol di bambù e/o di mais, fragranza
intensiva di chi va in città a trovare la nuova morosa...
(viii) La compagnia
è garantita!
(ix) A un certo
punto, qualunque cosa succeda, indipendentemente dal tempo richiesto,
arriverete a destinazione! Il personale del daladala è estremamente
esperto nel risolvere qualsiasi tipo di problema.
(x) Il daladala è
una vera avventura africana!
giovedì 3 gennaio 2013
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